In uno scenario all’insegna della competitività, come quello che contraddistingue il mercato delle strutture ricettive, crearsi vantaggio competitivo risulta cosa sempre più difficile. In primo luogo, c’è maggiore concorrenza e, in secondo luogo, questa si è fatta più aggressiva con investimenti mirati sui motori di ricerca, sui portali tematici e sui social network.
Nel web, infatti, le pubblicità di soggiorni da favola, di pacchetti viaggio da urlo ce ne sono a iosa. Per emergere, saper sfruttare il remarketing è fondamentale.
Che cos’è il remarketing?
Il remarketing è un insieme di strategie che consente, nel caso specifico, alla tua struttura ricettiva di entrare di nuovo in contatto con coloro che in passato hanno già visitato il tuo portale e che lo hanno abbandonato prima di portare a termine la prenotazione online.
Il remarketing, quindi, ti permette di ricordare agli utenti che la tua struttura ricettiva è presente online, esortandoli a collegarsi nuovamente al sito internet.
Supponiamo che un utente stia cercando su un motore di ricerca una sistemazione per la sua prossima vacanza. Dopo essersi collegato al sito web della tua struttura ricettiva, lo abbandona, senza concludere la prenotazione. Cosa vuol dire tutto questo? Sostanzialmente che, per quanto la tua struttura lo abbia incuriosito, non è stato abbastanza per convincerlo a soggiornare da te.
Con il passare del tempo, corri il rischio che la tua struttura ricettiva venga dimenticata. Affinché ciò non si verifichi, entra in scena il remarketing.
Come sfruttare il remarketing per la tua struttura ricettiva?
Compito delle strategie di remarketing è quello di incrementare le tue promozioni dirette. Sfruttando uno dei tanti programmi, come le piattaforme pay per click di Facebook e di Google, hai tutte le carte in regola per vedere il portale della tua struttura ricettiva apparire nel feed di Facebook o su un sito internet appartenente alla rete display di Google.
Tutto questo, ovviamente, solo in seguito che alla navigazione di un potenziale acquirente sul tuo sito web. Non importa se ha scelto di navigare su smartphone, tablet oppure pc. Una volta fuori dal tuo sito, visualizzerà con una certa frequenza i banner delle attività promozionali della tua struttura ricettiva.
A fronte di un investimento tutto sommato contenuto, dato che il pagamento viene effettuato solo in base al numero di click sui tuoi banner, potrai contare su una considerevole visibilità nel mare magnum del web. Meglio di così?
Come migliorare le campagne di remarketing per la tua struttura ricettiva? Ecco alcuni consigli utili
Di opportunità per apportare miglioramenti concreti alle tue campagne di remarketing ce ne sono varie. In primo luogo, non ha senso mostrare i tuoi annunci a coloro che hanno già prenotato: se si sono trovati bene, infatti, quando saranno in zona, non esiteranno a prenotare da te, a prescindere dalle tue attività di remarketing che, invece, devono intercettare i visitatori giusti, ossia coloro che si sono collegati al tuo portale, senza prenotare.
Step decisivo, poi, è quello incentrato attorno alla creazione delle liste di remarketing. Distinguere le pagine web visualizzate ha i suoi vantaggi, perché potrai in seguito veicolare agli utenti messaggi mirati: un conto, infatti, è mostrare un banner dove sono presenti promozioni di percorsi di trekking, un altro è far apparire annunci pubblicitari con pacchetti a beneficio delle famiglie o delle coppie.
Per avere successo, le offerte proposte devono essere mirate, intercettando a fondo le reali esigenze dei viaggiatori. Solo in questo modo, infatti, costoro si sentiranno effettivamente invogliati a ricollegarsi al tuo portale.
Infine, non esagerare. Bombardare di comunicazioni pubblicitarie chi naviga sul web, si rivela un clamoroso autogol da evitare a tutti i cost. Pochi banner, ma di buona qualità, quindi.