Le OTA (Online Travel Agencies) sono state un’autentica soluzione negli ultimi anni a vantaggio sia degli albergatori che dei clienti.
La convenienza nel rivolgersi a tali portali non è stata mai messa in dubbio se non in rari casi, vuoi per la velocità di prenotazione e la possibilità di scelta, vuoi per gli sconti applicati alle tariffe di listino. Tuttavia, l’arrivo della pandemia ha decisamente sconvolto la situazione.
Il turismo, il settore più colpito in assoluto, ha fatto registrare enormi cali di fatturato oltre alla tendenza delle persone a rivolgersi direttamente alle strutture attraverso i portali dedicati.
Prenotazioni Online: dirette è meglio
Non si tratta di una constatazione, ma del riassunto dei fatti accaduti in questi ultimi 15-18 mesi, a partire dal termine dei lockdown imposti dai governi locali di ogni nazione.
I viaggiatori si stanno rivolgendo sempre più ai portali degli alberghi ignorando di fatto le OTA. In pratica, siamo di fronte a una sorta di ritorno al passato, quando per prenotare si utilizzava il telefono e le “voci di corridoio” erano il miglior biglietto da visita per qualsiasi struttura alberghiera.
Ma perché sta accadendo tutto questo? Pare che la pandemia abbia radicalmente modificato le abitudini delle persone, le quali di fronte a tanta incertezza sono alla ricerca di risposte e rassicurazioni. Questi sono dettagli per cui le OTA non possono fare di più tanto, se non permettere una più rapida conversazione fra gli alberghi e i turisti.
Ognuno di noi sa che attualmente le vacanze possono comportare limitazioni che potrebbero non piacere. Un esempio sta nell’impossibilità di usufruire dei centri benessere, aperti solo molto recentemente in occasione dell’estate 2021. In uno scenario simile diventa quasi scontato per tutti chiedere informazioni direttamente all’albergo e quindi procedere con la prenotazione sul suo sito.
A ciò si aggiunge l’aumento del turismo locale rispetto a quello internazionale. Gli stranieri infatti trovano certamente più semplice utilizzare le OTA per via delle differenze linguistiche, ma anche per l’interesse più scarso nei confronti dei dettagli. Difficilmente, infatti, chi si reca all’estero pretende di mantenere le proprie abitudini quotidiane.
Crisi delle OTA: la causa non è solo il Covid
Fra le numerose aziende colpite dalla pandemia dobbiamo aggiungere anche le OTA, ma siamo certi che la causa di tutti i mali sia proprio il Covid? In tal senso è doveroso aggiungere un’ulteriore analisi.
Tutti coloro che hanno avuto a che fare con le Online Travel Agencies negli ultimi anni avranno potuto constatare che il servizio non è cambiato più di tanto, a fronte di un prezzo scontato che in realtà si rivela spesso più elevato di quello promosso dalla struttura nel caso di prenotazione diretta. Inoltre, le recensioni sono spesso poco veritiere e relative alle soggettive aspettative del cliente.
L’aspetto più “antipatico” promosso dalle OTA rimane tuttavia il sostanziale cambiamento nella politica relativa al pagamento, spesso anticipato di molti mesi.